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Basilica di Sant’Elia

Immersa nel fondo di una forra, la Basilica di Sant’Elia è uno di tanti luoghi nascosti dell’Agro Falisco. E’ parte del Santuario pontificio di Santa Maria ad Rupes e si trova alla base delle valle Suppentonia, proprio sotto il borgo di Castel Sant’Elia. Fino dai primi secoli dell’era cristiana si distinse come centro anacoreta e quindi benedettino dove, in precedenza secondo la tradizione, sorgeva un tempio di età neroniana dedicato alla dea Diana, costruito sulla preesistenza etrusca di un Delubro dedicato a Pico Marzio. Gli affreschi e il pavimento cosmatesco che decorano la Basilica sono fra i più interessanti e meglio conservati fra tutte le chiese romaniche della Tuscia offrendo ai visitatori non solo un’esperienza spirituale, ma anche un viaggio attraverso l’arte e la storia. La Basilica, quindi, non è solo un luogo di preghiera, ma anche un museo vivente che continua a raccontare storie di fede e tradizione attraverso la sua architettura e le sue opere d’arte.

Basilica di Sant’Elia

Particolare del pavimento cosmatesco