Villa Romana del Casale
Un’importante campagna di scavo condotta verso la metà del Novecento portò alla luce 3500 metri quadrati di pavimentazione a mosaico figurativo e in stile geometrico, oltre a colonne, statue, capitelli e monete datate dal 320 al 350 d.C. relative alla cd Villa Romana del Casale, dal nome della contrada nella quale è ubicata. Secondo alcuni studiosi la villa sarebbe appartenuta ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, probabilmente un Praefectus Urbi; per altri costruita su diretta committenza di un un tetrarca di Diocleziano, identificato in Massimo Erculeo.