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Abbazia Benedettina di Santa Maria di Farfa

L’Abbazia di Farfa rappresenta un capitolo significativo nella storia dell’arte e della spiritualità cristiana. Fondata in un’epoca di transizione sulle rovine di un complesso di epoca romana, ha testimoniato il passaggio dal mondo antico a quello medievale, diventando un punto di riferimento di cultura e religiosità. Distrutta dai Longobardi fu ricostruita dopo il 680. Durante il regno di Carlo Magno divenne uno dei centri più prestigiosi dell’Europa medievale.
La sua architettura riflette le varie fasi storiche attraverso le quali è passata e offre agli osservatori un viaggio nel tempo che va dallo stile romanico al barocco. Attualmente è un monastero della congregazione benedettina cassinese. La facciata presenta un portale con cornice marmorea sormontato da una lunetta dipinta raffigurante la Madonna col Bambino. All’interno la basilica conserva la struttura originaria a croce latina in stile barocco, con le tre navate divise da due file di archi a tutto sesto su colonne marmoree ioniche. Nella Biblioteca è conservato il codice dell’Evangeliario di Farfa, un manoscritto in pergamena risalente all’XI secolo, che oggi è esposto in una teca nella Biblioteca, quindi visibile,  che con le sue miniature riccamente decorate è uno splendido esempio dell’arte medievale.

Abbazia Benedettina di Santa Maria di Farfa

Costruita nel 1203 e consacrata nel 1217. Rappresenta uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense. Al monastero si accede attraverso un’ampia porta a doppio arco. Il chiostro è di forma quadrangolare, con quattro gallerie a copertura semicilindrica. Da qui si entra nella chiesa a pianta basilicale a tre navate. L’aula capitolare è un ambiente formato da nove campate e da quattro pilastri ed è usata per le riunioni. L’abbazia ospita inoltre una Biblioteca, con un patrimonio librario di circa 80.000 volumi, e una ricca Pinacoteca.