Biblioteca Casanatense
Nata nel 1701 all’interno della cosiddetta Insula dominicana, ebbe come primo nucleo la collezione formata da circa 25.000 volumi che il Cardinale Girolamo Casanate donò, insieme alla somma di 160.000 scudi, per realizzare una grande biblioteca romana diretta dai domenicani. E’ ospitata in un edificio costruito appositamente per volontà dello stesso Cardinale, all’interno del complesso della Minerva. La storia di questo luogo si intreccia con le vicende del processo di Galileo Galilei, che nelle sale dello stesso complesso, nel 1633, pronunciò l’abiura della teoria eliocentrica inginocchiato davanti ai cardinali del Sant’Uffizio. Oggi è un istituto periferico del Ministero della Cultura ed è fra le più importanti biblioteche romane. Un luogo di rara bellezza per eventi culturali e di preziosa utilità per i ricercatori.
Roma – Biblioteca Casanatense
Nel Salone Monumentale della Biblioteca Casanatense troviamo i mappamondi più grandi di Roma. Le dimensioni dei due globi sono veramente singolari, la loro circonferenza misura circa 5 metri e resero necessario l’ampliamento della porta d’ingresso e il successivo assemblaggio sul posto. Le sfere sono dipinte a mano dal cartografo Silvestro Amanzio Moroncelli.
I due mappamondi rappresentano uno la sfera ancestrale con i nomi dei venti e i segni zodiacali, accompagnati dall’indicazione del nome in latino, greco, arabo e altre lingue europee; l’altro la sfera terrestre con le costellazioni zodiacali, i mesi e i venti. Una legenda in latino ricorda le esplorazioni di celebri navigatori, altre in italiano riportano le terre fino ad allora conosciute.
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Globo celeste di Silvestro Amanzio Moroncelli Globo terrestre di Silvestro Amanzio Moroncelli