Costruita nel III secolo d.C. è la più grande e meglio conservata Porta di tutta la cinta difensiva delle Mura Aureliane. Originariamente chiamata “Porta Appia”, perché in corrispondenza del passaggio della regina viarum che aveva originariamente inizio nella distrutta Porta Capena delle Mura Serviane. Nel Medioevo la porta prese il nome di San Sebastiano perché accesso alle Catacombe e alla Basilica del Martire. Oggi restano i due imponenti torrioni difensivi, mentre è visibile a pochi metri di distanza dall’ingresso il cosiddetto Arco di Druso, in realtà una delle arcate dell’acquedotto Antoniniano che attraversava longitudinalmente la Via Appia. L’edificio, dopo esser stato dimora di un gerarca fascista durante il ventennio, ospita oggi il Museo delle Mura.
