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Portico d’Ottavia

Fu costruito nel II secolo a.C. in sostituzione del precedente portico di Metello e racchiudeva i Templi di Giunone e Giove Statore. Fu restaurato il secolo successivo da Augusto che lo dedicò alla sorella Ottavia. Successivamente, nel 203, fu restaurato da Settimio Severo in seguito ad un incendio. In età tardoantica e medievale il porticato veniva utilizzatoper la vendita del pesce. Ad oggi rimane solo l’angolo sudorientale e il propileo di accesso posto sul lato corto verso il Circo Flaminio.
Il complesso del Portico d’Ottavia è l’unico conservato dei grandi portici che limitavano la piazza del Circo Flaminio sul lato settentrionale, area che corrisponde all’antico Ghetto, da cui partivano i cortei trionfali, già sede di diversi templi . Fu ricostruito da Augusto, al posto del più antico Portico di Metello, tra il 27 ed il 23 a.C. e dedicato alla sorella Ottavia.
Successivamente fu restaurato e parzialmente ricostruito nel 203 da Settimio Severo, dopo un incendio del 191, periodo al quale appartengono per la maggior parte i resti attualmente visibili.
Il complesso, un quadriportico di 119 x 132 metri, incluse il più antico Tempio di Giunone Regina, al quale vennero allora affiancati il Tempio di Giove Statore, il primo a Roma integralmente di marmo, due biblioteche, greca e latina, e la Curia Octaviae, un grande ambiente per pubbliche riunioni. Con l’intervento di Ottaviano, il complesso, si arricchì ulteriormente ospitando numerose opere d’arte, tra cui spiccava la turma Alexandri, un gruppo di 20 statue equestri in bronzo di Alessandro Magno e dei suoi cavalieri, realizzata da Lisippo.

Roma – Portico d’Ottavia

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