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Santo Stefano Rotondo

La Basilica paleocristiana, dedicata al primo martire Santo Stefano, risale al V secolo e sorge su uno dei sette colli romani: il Celio. La chiesa venne edificata su di una parte della caserma romana dei “Castra peregrina” ed in corrispondenza di un mitreo. Fu costruita con materiali di spoglio, per questo motivo la colonne dell’anello centrale non sono tutte uguali tra loro. L’edificio aveva già una pianta circolare ed era suddivisa in tre navate concentriche. Il cerchio centrale ha 22 colonne sulle quali poggia il tamburo alto oltre 220metri. L‘anello più esterno presenta dei colonnati radiali sormontati da muri che vanno a formare quattro ambienti più alti che iscrivono nella pianta circolare una croce greca. Negli interventi successivi fu ornata con mosaici e marmi preziosi. Alla metà del 1400, Papa Niccolò affidò la cura pastorale della chiesa ai Padri Paolini dell’ordine ungherese che la gestirono fino al 1580. Successivamente passò al Pontificio collegio germanico-ungarico in Roma ed è, tuttora, di loro proprietà. Eretta basilica minore è la chiesa nazionale di Ungheria.

Roma – Santo Stefano Rotondo

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