#: locale=it ## Media ### Subtitle panorama_FB109102_F438_A902_41E2_4189C8C7DFD7.subtitle = Ci troviamo nel punto più basso del Santuario dal quale i pellegrini, dopo aver svolto rituali di purificazione, salivano attraverso due rampe simmetriche alla terrazza superiore, oggi detta “degli Emicicli”. Da lì, con un calcolato effetto di sorpresa, si apriva verso valle la vista dello spettacolare panorama che arriva fino al mare, mentre, verso l’alto, si poteva scorgere nell’edificio di culto sulla sommità la meta del percorso sacro. panorama_FB2E6001_F449_A6FF_41B1_2942A47C10D0.subtitle = Ci troviamo nel punto più basso del Santuario dal quale i pellegrini, dopo aver svolto rituali di purificazione, salivano attraverso due rampe simmetriche alla terrazza superiore, oggi detta “degli Emicicli”. Da lì, con un calcolato effetto di sorpresa, si apriva verso valle la vista dello spettacolare panorama che arriva fino al mare, mentre, verso l’alto, si poteva scorgere nell’edificio di culto sulla sommità la meta del percorso sacro. panorama_FBAE7D22_F43B_5902_41E0_5DAE6ABB727F.subtitle = La Terrazza degli Emicicli costituiva uno dei poli essenziali del culto di Fortuna. Si tratta di uno spazio rettilineo e aperto con due profonde esedre simmetriche di cui quella orientale, a destra, accoglie il Pozzo delle Sortes, dove, secondo la leggenda, sarebbero state ritrovate le tavolette di legno (sortes) con i responsi oracolari della dea Fortuna. Accanto al pozzo, profondo più di 7 m., secondo quanto racconta Cicerone, doveva essere la statua di culto in marmo che rappresentava la dea Fortuna in trono mentre allatta Giove e Giunone fanciulli. La testa, rinvenuta negli scavi degli anni ‘40, è esposta nella sala I del Museo. La terrazza era accessibile anche da due rampe laterali indipendenti, forse riservate alle matrone. panorama_FB0B048F_F438_AF03_41E7_A2D7B4CCFC1C.subtitle = La Terrazza degli Emicicli costituiva uno dei poli essenziali del culto di Fortuna. Si tratta di uno spazio rettilineo e aperto con due profonde esedre simmetriche di cui quella orientale, a destra, accoglie il Pozzo delle Sortes, dove, secondo la leggenda, sarebbero state ritrovate le tavolette di legno (sortes) con i responsi oracolari della dea Fortuna. Accanto al pozzo, profondo più di 7 m., secondo quanto racconta Cicerone, doveva essere la statua di culto in marmo che rappresentava la dea Fortuna in trono mentre allatta Giove e Giunone fanciulli. La testa, rinvenuta negli scavi degli anni ‘40, è esposta nella sala I del Museo. La terrazza era accessibile anche da due rampe laterali indipendenti, forse riservate alle matrone. panorama_FB07B2D0_F438_EB1D_41E2_453C14BDCFA5.subtitle = La Terrazza degli Emicicli costituiva uno dei poli essenziali del culto di Fortuna. Si tratta di uno spazio rettilineo e aperto con due profonde esedre simmetriche di cui quella orientale, a destra, accoglie il Pozzo delle Sortes, dove, secondo la leggenda, sarebbero state ritrovate le tavolette di legno (sortes) con i responsi oracolari della dea Fortuna. Accanto al pozzo, profondo più di 7 m., secondo quanto racconta Cicerone, doveva essere la statua di culto in marmo che rappresentava la dea Fortuna in trono mentre allatta Giove e Giunone fanciulli. La testa, rinvenuta negli scavi degli anni ‘40, è esposta nella sala I del Museo. La terrazza era accessibile anche da due rampe laterali indipendenti, forse riservate alle matrone. panorama_FAD71EE0_F438_BB3E_418E_8E7EE4091598.subtitle = La terrazza più ampia, detta “della Cortina”, era chiusa su tre lati da portici corinzi -il più antico esempio dell’impiego di quest’ordine in Italia- e aperta sul lato meridionale per permettere la vista della vallata. Al centro del lato di fondo il portico si interrompeva per accogliere il prospetto della cavea teatrale e si trasformava in criptoportico. La cavea si concludeva con un doppio porticato corinzio semicircolare, antistante il muro di fondo in opera incerta; quest’ultimo, insieme alle basi del colonnato, si conserva all’interno del palazzo Barberini. La gradinata invece era in travertino ed è stata quasi completamente restaurata dopo la distruzione subita intorno al 1300. panorama_FBBDE7D7_F43B_A902_41E9_55F009F42349.subtitle = Risalendo lo scalone centrale, i pellegrini, attraversavano la terrazza detta dei “Fornici a semicolonne”, dov’erano ambienti, inquadrati da semicolonne ioniche, adibiti al ristoro dei visitatori ed alla vendita di ex voto. panorama_C5F318DA_C9C5_17E9_41C9_582A43BB539B.subtitle = Sulla sommità del santuario si trovava in antichità un tempio circolare, i cui resti sono oggi inglobati all'interno della struttura di Palazzo Colonna Barberini, rimanendo ancora visibili sul fondo della sala XII al secondo piano del Museo Archeologico. Dalla cavea i fedeli della dea assistevano alle rappresentazioni sacre in presenza di una statua in bronzo dorato di Fortuna nelle sembianze di divinità giovanile e guerriera, presso la quale doveva avvenire la lettura delle sortes da parte dei sacerdoti. ### Title panorama_C5F318DA_C9C5_17E9_41C9_582A43BB539B.label = Cavea panorama_FBBDE7D7_F43B_A902_41E9_55F009F42349.label = Scalinata panorama_FB109102_F438_A902_41E2_4189C8C7DFD7.label = Terrazza Inferiore panorama_FB2E6001_F449_A6FF_41B1_2942A47C10D0.label = Terrazza Inferiore panorama_FBAE7D22_F43B_5902_41E0_5DAE6ABB727F.label = Terrazza degli Emicicli panorama_FB0B048F_F438_AF03_41E7_A2D7B4CCFC1C.label = Terrazza degli Emicicli panorama_FB07B2D0_F438_EB1D_41E2_453C14BDCFA5.label = Terrazza degli Emicicli panorama_FAD71EE0_F438_BB3E_418E_8E7EE4091598.label = Terrazza della Cortina ## Skin ### Image Image_7B5115CF_6627_525E_41D1_AB17090B07EA.url = skin/Image_7B5115CF_6627_525E_41D1_AB17090B07EA_it.png ### Label Label_73B896E7_7D89_D577_41D5_4073DEA6C86E.text = Santuario di Fortuna Primigenia - {{Title}} ### Multiline Text HTMLText_0D67E950_1290_6448_41AA_4E0FDBFBCD2A.html =