#: locale=it ## Media ### Subtitle panorama_0833F7E6_0450_1A45_4190_0B77A9FF9BEE.subtitle = Chiamata dai documenti Galleria quest’ultima stanza dell’ala settentrionale venne dipinta da Francesco Albani (Bologna 1578 - 1660) nel 1609. \ Il tema raffigurato è la Caduta di Fetonte così come venne narrata da Ovidio ne “Le Metamorfosi”. \ Il giovane Fetonte costrinse Apollo, suo padre, a dargli il carro del sole per un giorno. \ Inesperto e avventato, Fetonte non riuscì a tenere le redini dei cavalli divini e si avvicinò troppo alla Terra asciugandone i fiumi, surriscaldando le acque degli oceani e incendiandone il suolo. \ Albani raffigurò l’episodio finale e tragico sulla volta: Fetonte è colpito a morte dal fulmine di un adirato Giove circondato da tutte le divinità dell’Olimpo. \ Alle pareti, dipinti su finti arazzi, gli effetti drammatici dell’avvicinarsi del Sole alla Terra: Nettuno emerge dalle acque troppo calde e Galatea cerca riparo con le sue ninfe. \ Tra le finestre del lato lungo vediamo il fiume Po, raffigurato come un vecchio con barba e capelli bianchi, dove cadrà il corpo di Fetonte, accolto dal pianto delle sorelle, le Eliadi panorama_083403DD_0450_1A47_4184_07E289339653.subtitle = Dal Giardino dei Quadri si ha una bella vista della Villa e, dall’altra parte si accede al Parco grande 23 ettari, percorso da viali e aperto in piccole piazze erbose che conducono alla Casina, vero e proprio rifugio del padrone di casa. \ L’intero parco era decorato con sculture antiche e moderne e ancora oggi accoglie diverse specie arboree. panorama_0833A5C5_0450_1E46_4172_BB2CC0A2D4B5.subtitle = Domenico Zampieri detto il Domenichino (Bologna 1581 - Napoli 1641) affrescò la volta di questo ambiente nell’estate del 1609. \ La scelta del soggetto ben si adatta a una villa di campagna: il Sole (Apollo) e la Luna (Diana) determinano il ritmo della vita e dei lavori nei campi. \ Diana è inoltre la dea della caccia, occupazione e diletto principale del marchese Vincenzo Giustiniani nella tenuta di Bassano. \ La volta della sala, suddivisa in nove scomparti, presenta al centro Diana e suo fratello Apollo seduti sulle ginocchia della madre Latona. \ Intorno a questo riquadro vediamo episodi che mostrano la dea in aspetti privati e misteriosi: Diana che riceve il vello da Pan e Diana e Endimione. \ Sui lati lunghi della volta Diana appare come giudice in atto di condannare a morte (Diana e Atteone) o salvare dalla morte (Sacrificio di Efigenia) gli umani. \ Agli angoli della volta quattro graziosi puttini alati giocano con frecce, corno e cane da caccia. panorama_0835D468_0450_1E4E_418C_00156E8EED6B.subtitle = Il camerino, che in epoca Giustiniani fungeva probabilmente da studiolo nel secondo appartamento dell’ala sud del palazzo, venne trasformato in sala da bagno dagli Odescalchi. \ La sala, con ricca decorazione a stucco, presenta nel riquadro centrale della volta un Cristo in Gloria, che riproduce quasi esattamente un affresco di Federico Zuccari nella cappella della villa d’Este a Tivoli. \ Questo consente di attribuire l’esecuzione dei dipinti alla cerchia degli Zuccari, ipotizzando anche che essi siano stati realizzati prima del 1590, su commissione di Porzia dell’Anguillara. \ Nei quattro riquadri laterali vediamo scene della vita di Mosé: il miracolo dell’acqua che scaturisce dalla roccia, la manna dal cielo, le quaglie che cadono dal cielo, Mosé davanti al Faraone. panorama_0834B50F_0450_1FC3_4182_EF1775D901AD.subtitle = Il soffitto della prima sala dell’ala meridionale è opera del pittore genovese Bernardo Castello che la realizzò nel 1605. \ Tema degli affreschi è la storia di Amore e Psiche, raccontata da Apuleio nell’Asino d’oro: Psiche, mortale di straordinaria bellezza, aveva suscitato la gelosia di Venere la quale ordinò a suo figlio Amore di farla innamorare dell’essere più spregevole della terra. \ Amore, però, veduta la giovane se ne innamorò e la portò con se nel suo palazzo, senza mostrarsi mai. \ Amore concesse a Psiche di rivedere le sorelle e queste, invidiose, le insinuarono il dubbio che il suo sposo potesse essere un mostro. \ Una notte la ragazza decise di vedere il suo amante e mentre egli dormiva ne spiò la figura facendosi luce con una lampada. Da questa cadde una goccia d’olio bollente sul corpo di Amore, il quale si svegliò e abbandonò Psiche. \ Venere, saputo dell’accaduto, scatenò la sua ira su Psiche che per punizione venne sottoposta a prove durissime, la più difficile delle quali fu scendere negli Inferi per farsi consegnare da Proserpina un po’ della sua bellezza. \ Psiche riuscì a superare tutte le prove e venne accolta in Olimpo dagli dei. panorama_0904A1BD_0450_36C7_4187_BFF751F97038.subtitle = La cappella è stata ricavata nella vecchia torre campanaria dell’adiacente chiesa di Santa Maria Assunta, che fu inglobata nel palazzo agli inizi del XVIII secolo, durante i lavori di ristrutturazione urbanistica della piazza voluti dal principe Vincenzo Giustiniani. \ Essa era direttamente collegata ad un palchetto, situato nella controfacciata della chiesa, da dove i principi seguivano le funzioni religiose. \ Fatta ridipingere completamente dai principi Odescalchi nel XX secolo, conserva l’altare settecentesco col suo paliotto in marmi policromi. \ La pala d’altare è una copia fotografica del dipinto originale, una Natività, attribuita al pittore Giovan Battista Ruggeri che all’indomani della vendita della Villa allo Stato, gli Odescalchi portarono nelle loro proprietà. panorama_0833DB1B_045F_EBC3_4184_ED0936899C53.subtitle = La grande villa costruita da Vincenzo Giustiniani (Chio, 13 settembre 1564 – Roma, 27 dicembre 1637) a Bassano Romano rappresenta uno dei più interessanti esempi di dimora nobiliare della Tuscia dell’inizio del ‘600. \ Vincenzo, banchiere e colto collezionista di marmi antichi, tutti confluiti nell’800 nella collezione Torlonia era il più grande collezionista di opere di Caravaggio mentre il pittore era ancora in vita. \ La sua dimora romana era la sede della sua immensa collezione ed egli si spostava qui essenzialmente per andare a caccia e per controllare i suoi possedimenti terrieri e agricoli. panorama_0837D737_0450_1BC2_4180_045B2925008A.subtitle = La loggia costituisce il raccordo tra l’esterno del cortile e del giardino e l’interno del Palazzo. \ Un tempo da qui era possibile intravedere lo sfondo prospettico del parco. \ I Giustiniani acquistarono il palazzo dai Conti dell’Anguillara nel 1595 e completarono i cicli decorativi già avviati dai precedenti proprietari. Tra questi la decorazione pittorica con grottesche e scene di battaglia che vediamo in questo ambiente, realizzata probabilmente negli anni ’60 del Cinquecento. \ I Giustiniani aggiunsero il proprio stemma e continuarono la decorazione verso lo scalone principale. \ Possiamo ipotizzare che alcuni degli artisti che lavorarono qui furono gli stessi attivi in altri cantieri della zona, in particolare nel palazzo Farnese di Caprarola. panorama_083574D5_0450_1E46_4175_CD459EF9557F.subtitle = La sala era probabilmente destinata a studiolo del padrone di casa e decorata con motivi di significato simbolico, prescelti per la descrizione del carattere e dell’animo di colui che l’abitava. \ La volta affrescata a grottesche, di notevole qualità pittorica e originalità compositiva, presenta nel riquadro centrale Apollo sul Parnaso circondato dalle Muse e da Minerva, dea delle arti. \ Agli angoli della volta ci sono nature morte con strumenti musicali che ricordano lo spiccato interesse di Vincenzo Giustiniani per le Arti e in particolare per la musica. \ Sui lati lunghi della stanza vi sono le vedute del porto di Genova, patria di origine della famiglia Giustiniani, e dell’isola di Chios (anticamente chiamata Scio), l’isola del mar Egeo dove il marchese Vincenzo era nato e che i Giustiniani avevano governato, per conto della Repubblica di Genova, dal 1362 al 1566. \ Sui lati corti i simboli dello stemma di famiglia, ovvero l’aquila e la roccaforte. \ Il riferimento delle iscrizioni è all’aquila di Giove, all’imperatore Giustiniano e all’impegno dei Giustiniani per la Giustizia, nonché alla fortezza che accompagna il saggio nelle avversità. panorama_0834C436_0450_1DC5_417F_88B9433413C4.subtitle = La sala funge oggi da ingresso alla cappellina e all’appartamento dell’ala nord. \ Su una controsoffittatura ad incannucciata campeggia un grosso stemma dipinto in monocromo: si tratta delle insegne della famiglia Odescalchi, proprietaria del palazzo dal 1854 al 2003. \ Nei pressi di una porta che conduce allo scalone principale si nota una bella colonna di marmo cipollino, che un tempo sorreggeva il busto in terracotta di papa Innocenzo X realizzato da Alessandro Algardi e oggi conservato a Roma nel museo di Palazzo Venezia. \ Il busto era stato donato a Maria Pamphilij nipote del papa e moglie di Andrea Giustiniani, principe di Bassano. panorama_08352508_0450_1FCE_4171_1717308196D5.subtitle = La sala, probabilmente adibita a camera da letto, fu dipinta negli anni Ottanta del XVI secolo quando il palazzo apparteneva a Porzia dell’Anguillara e a suo marito Paolo Emilio Cesi. \ Tra le decorazioni della volta si possono notare, al di sotto di una ridipintura probabilmente dell’epoca dei Giustiniani, degli alberelli con bacche rosse che appartengono allo stemma dei Cesi, ovvero una pianta di corniolo posta sopra cinque monti in campo vermiglio. \ Al centro la figura di Bacco a rappresentare la stagione dell’autunno. \ Nel Seicento le pareti di questa sala, così come quelle delle stanze contigue, risultano coperte da cuoi lavorati e stampati, chiamati corami, che sottoforma di pannelli rivestivano l’intero ambiente. panorama_08351FBC_0450_2AC5_4172_8290F8C5EE82.subtitle = La stanza era adibita presumibilmente ad anticamera nel secondo dei due appartamenti in cui è suddivisa l’ala sud del palazzo. \ Gli affreschi di questa sala risalgono alla committenza Anguillara – Cesi e sono attribuibili ad artisti che, probabilmente negli anni Ottanta del XVI secolo. \ Come nelle altre sale, i rimandi ai cantieri degli Zuccari sono rintracciabili nelle grottesche e nella ripartizione dello spazio pittorico. \ Soltanto l’allegoria dell’Inverno nel riquadro centrale della volta può essere attribuita alla committenza Giustiniani ed è stata concepita inequivocabilmente dallo stesso artista che ha dipinto le allegorie dell’Estate e dell’Autunno nelle contigue sale. panorama_08D314E7_0450_3E43_416E_F85E5E703452.subtitle = La villa venne dotata di un parco enorme (oggi ne restano 23 ettari) nel quale andare a caccia e nel quale Vincenzo aveva progettato ogni minimo particolare, a partire dalla Casina di caccia per passare ai viali decorati con statue, ponticelli per attraversare i due corsi d’acqua che tagliano il parco e peschiere che rallegravano la passeggiata.] panorama_0832B4F4_0450_1E46_4181_1782EB2F18CE.subtitle = L’ala settentrionale del palazzo fu ricostruita completamente da Vincenzo Giustiniani fra il 1607 e il 1609. \ La volta di questa sala venne affrescata nel 1610 da Paolo Guidotti (Lucca 1560 - Roma 1629). \ Figura poliedrica di artista, in grado di fare pittura e scultura, di interessarsi di ingegneria, matematica, musica e astrologia, Guidotti venne nominato Cavaliere da Papa Paolo V che gli concesse anche il privilegio di portare il suo cognome, Borghese. \ La volta si apre su un cielo stellato con una fanciulla nuda seduta su un globo con il Sole e la Luna nelle mani, tradizionalmente identificata come la Felicità Eterna. Intorno a lei una trabeazione circolare sorretta da straordinari gruppi di telamoni con figure maschili che si sovrappongono le une alle altre. \ Agli angoli della volta quattro troni sormontati dallo stemma Giustiniani dove siedono personificazioni di virtù identificate come la Purezza, il Sacrificio di sé, il Dispregio del mondo, la Sapienza che discende da Dio. \ Su ogni lato della volta un episodio biblico: il Giudizio di Salomone, Giuditta e Oloferne, Susanna e i vecchioni e Giuseppe e la moglie di Putifarre. \ Queste storie rivelano chiari legami con virtù come Giustizia e Fortezza che sono indispensabili affinché il buon sovrano possa raggiungere la Felicità Eterna. panorama_0834C43E_0450_1DC2_418D_DFFA1EF984DA.subtitle = L’ala sud del Palazzo è suddivisa longitudinalmente in due appartamenti composti ciascuno da due sale contigue e un camerino, con probabile funzione rispettivamente di anticamera, camera da letto e studiolo. \ Questa sala era l’anticamera dell’appartamento del padrone di casa. \ Non conosciamo con precisione la decorazione di quest’ala meridionale del palazzo al tempo degli Anguillara, ma le grottesche, chiaramente ispirate al repertorio degli Zuccari, fanno propendere per una datazione intorno agli anni settanta del XVI secolo. \ Gli stemmi Giustiniani ai quattro angoli della volta vennero aggiunti dopo il 1595. \ Al centro della volta campeggia l’allegoria della Primavera rappresentata come una ninfa sdraiata sull’erba e realizzata da un artista fiammingo incaricato dai Giustiniani. \ Nei riquadri minori è narrata la storia dell’amore della dea Venere per il cacciatore Adone e la morte di questi durante una battuta di caccia al cinghiale. \ \ panorama_08ABDB9A_0450_6ACD_4185_5A5D7F41D2E3.subtitle = L’interno della Villa venne fatto decorare a piano nobile dai migliori frescanti presenti a Roma nei primi anni anni del ‘600: Bernardo Castello venne chiamato da Genova per decorare la sala di Amore e Psische, Domenichino affrescò il camerino di Diana, il caravaggesco Paolo Guidotti realizzò il meraviglioso soffitto della Sala dell’Eterna Felicità, mentre a Francesco Albani fu commissionata l’intera decorazione della Galleria con la Caduta di Fetonte panorama_083494A3_0450_1EC3_4136_36AD1AC1EE32.subtitle = Nella grande sala di rappresentanza l’ospite viene accolto dallo stemma della famiglia Giustiniani che campeggia al centro della volta: un’aquila nera ad ali spiegate e una roccaforte bianca. \ Lo stemma è affiancato da due figure allegoriche: la Giustizia e la Fortezza. \ La sala ospitava dodici busti d’imperatori romani realizzati con testa in marmo e busto in peperino. \ Come negli antichi palazzi essi ricordavano la ideale antichità della famiglia. \ Purtroppo, all’indomani della vendita della Villa Giustiniani allo Stato, gli Odescalchi li trasportarono nel loro castello Bracciano, distruggendo per sempre l’effetto grandioso e di impatto che Federico Fellini immortalò in alcune scene de “La dolce vita”. panorama_08341B07_0450_2BC3_416D_976D2ED2BF03.subtitle = Nella nicchia di fondo riconosciamo la figura allegorica di Genova, dipinta da Bernardo Castello, che ricorda la provenienza della famiglia Giustiniani. Alla città ligure rimanda anche la pavimentazione a quadrotti bianchi e neri realizzati con ardesia e marmi di spoglio. La statua di Augusto, a cui in epoca moderna è stata trafugata la testa, e le altre statue di imperatori un tempo poste nelle nicchie, alludevano alla presunta antica discendenza dei Giustiniani. \ \ panorama_0837DE8C_0450_2AC5_415D_13A715C4A416.subtitle = Pensata come luogo di ritiro e di piacere, la villa venne impiantata su una preesistenza forse medievale, sicuramente quattrocentesca, appartenente alla famiglia degli Anguillara. Vincenzo aggiunse un’intera ala e sopraelevò l’edificio antico. panorama_0835948C_0450_1EC5_418F_40456B0832DA.subtitle = Questa stanza era una camera da letto e fu probabilmente affrescata fra gli anni Settanta e Ottanta del XVI secolo da pittori influenzati dalla bottega degli Zuccari. \ La committenza degli affreschi può essere riferita a Lelio dell’Anguillara, con un intervento successivo di Porzia, sua erede. \ A questo proposito si nota lo stemma Anguillara, composto da anguille che si incrociano all’altezza del capo, intervallate alla rosa Orsini, inserito fra le grottesche che decorano la veduta di Bassano che riporta il palazzo prima dell’arrivo dei Giustiniani. \ La personificazione di Cerere al centro della volta va probabilmente riferita alla committenza Giustiniani in quanto la figura drappeggiata con cornucopia è tratta da una scultura della collezione Giustiniani raffigurata nella raccolta d’incisioni del marchese Vincenzo. panorama_08305171_0450_765E_4146_1E01E7E1450D.subtitle = Vincenzo Giustiniani progettò un enorme parco a ridosso della Villa al quale si accede attraversando un ponte sospeso sulla strada pubblica. \ Il ponte giunge al cospetto di un elegante ninfeo ai lati del quale una doppia rampa di scale conduce al Giardino dei Quadri, classico giardino all’italiana decorato con siepi di bosso. ### Title panorama_0835D468_0450_1E4E_418C_00156E8EED6B.label = Camerino del Paradiso panorama_0833A5C5_0450_1E46_4172_BB2CC0A2D4B5.label = Camerino di Diana panorama_0904A1BD_0450_36C7_4187_BFF751F97038.label = Cappella panorama_0837DE8C_0450_2AC5_415D_13A715C4A416.label = Cortile panorama_0833F7E6_0450_1A45_4190_0B77A9FF9BEE.label = Galleria panorama_083403DD_0450_1A47_4184_07E289339653.label = Giardino dei Quadri panorama_0837D737_0450_1BC2_4180_045B2925008A.label = Loggia panorama_08341B07_0450_2BC3_416D_976D2ED2BF03.label = Loggia panorama_08305171_0450_765E_4146_1E01E7E1450D.label = Ninfeo panorama_08D314E7_0450_3E43_416E_F85E5E703452.label = Ponte panorama_083574D5_0450_1E46_4175_CD459EF9557F.label = Sala del Parnaso panorama_08352508_0450_1FCE_4171_1717308196D5.label = Sala dell'Autunno panorama_0835948C_0450_1EC5_418F_40456B0832DA.label = Sala dell'Estate panorama_08351FBC_0450_2AC5_4172_8290F8C5EE82.label = Sala dell'Inverno panorama_0832B4F4_0450_1E46_4181_1782EB2F18CE.label = Sala della Felicità eterna panorama_0834C43E_0450_1DC2_418D_DFFA1EF984DA.label = Sala della Primavera panorama_0834C436_0450_1DC5_417F_88B9433413C4.label = Sala dello stemma Odescalchi panorama_0834B50F_0450_1FC3_4182_EF1775D901AD.label = Sala di Amore e Psiche panorama_083494A3_0450_1EC3_4136_36AD1AC1EE32.label = Salone dei Cesari panorama_08ABDB9A_0450_6ACD_4185_5A5D7F41D2E3.label = Scalone panorama_0833DB1B_045F_EBC3_4184_ED0936899C53.label = Villa Giustiniani ## Skin ### Image Image_7B5115CF_6627_525E_41D1_AB17090B07EA.url = skin/Image_7B5115CF_6627_525E_41D1_AB17090B07EA_it.png ### Label Label_73B896E7_7D89_D577_41D5_4073DEA6C86E.text = Villa Giustiniani - {{Title}} ### Multiline Text HTMLText_0D67E950_1290_6448_41AA_4E0FDBFBCD2A.html =